”Pietra su pietra. Il Salento e le sue fondamenta tra storia e scienza”

Giovedì 21 dicembre, alle ore 17.30, nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi,7), sarà presentato il volume “Pietra su pietra. Il Salento e le sue fondamenta tra storia e scienza –  Omaggio a Eugenio Rizzo” a cura del professor Mario Spedicato, docente di UniSalento. Il libro segna il n.34 della collana “Quaderni de L’Idomeneo” (diretta dallo stesso Spedicato) della Società di Storia Patria-Sezione di Lecce ed è edito da Grifo (2017).

L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo salentino, in collaborazione con il Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Lecce. Il volume è infatti il risultato di un’operazione scientifico-editoriale sulla pietra salentina fortemente voluta dal presidente uscente del Collegio Geometri di Lecce, Eugenio Rizzo, la cui operosa guida ha segnato nell’ultimo quindicennio il rilancio e il definitivo consolidamento dell’istituzione professionale dei geometri. Non a caso, questo lavoro è un omaggio allo stesso Rizzo, sotto la cui presidenza si sono concretizzate numerose iniziative scientifico-editoriali, di cui il professor Michele Mainardi offre un resoconto nell’incipit del libro.

Il volume esplora il campo delle cave e della pietra salentina in maniera pluridisciplinare, attraverso preziose immagini e i contributi di studiosi di alta e riconosciuta competenza: Livio Ruggiero (Le cave come vie d’accesso alla storia della vita nel Salento), Genuario Belmonte (I fossili del Salento: testimoni di un mondo scomparso, dalle cave al Museo dell’Ambiente Maus), Ennio De Simone (Dai banchi di roccia…ai banchi di scuola. Collezioni lito-paleontologiche), Cristina Caiulo e Stefano Margiotta (Dall’attività di cava alla valorizzazione museale: la Collezione dei fossili di Pippi Ciullo a Vitigliano), Eliana Masulli (La pietra fiorita: S. Maria d’Aurio e il romanico pugliese), Giuseppe Orlando D’Urso (Arte scalpellina a Corigliano d’Otranto), Francesca Ruppi (Chiusure, parieti e micropaesaggi salentini: qualche nota documentaria sulle delimitazioni in pietra a secco), Michele Mainardi (Tirare a campare spaccandosi la schiena), Fabio Lettere (Cave, da “ferita” a “risorsa” del territorio salentino: un percorso possibile?), Vittorio De Vitis (“Dal vuoto della cava al pieno “di natura”), Stefano Margiotta e Paolo Sansò (Cave dismesse e promozione geoturistica del Salento leccese), Eugenio Imbriani (Pietre e saperi popolari), Gianni Carluccio e Ida Blattmann D’Amelj (Un potenziale laboratorio carsico: la Serra di Poggiardo).

L’incontro di presentazione si aprirà alle 17.30 con i saluti di Luigi Ratano, componente del Consiglio direttivo del Collegio provinciale dei geometri di Lecce, del rettore di UniSalento Vincenzo Zara, del direttore del Dipartimento di Beni culturali Gianluca Tagliamonte e del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. Intervengono Giovanni Mastronuzzi e Anna Trono, docenti UniSalento. Coordina Mario Spedicato. Le conclusioni saranno affidate ad Eugenio Rizzo.

“Ringrazio il professor Spedicato e tutti gli studiosi che hanno contributo alla realizzazione di questo lavoro, preziosa testimonianza storico-scientifica del nostro passato, la cui conoscenza è fondamentale per dare un futuro sostenibile a questo nostro amato territorio”, sottolinea il presidente uscente del Collegio Geometri di Lecce, Eugenio Rizzo. “Il futuro – prosegue – sarà quello delle responsabilità, delle azioni basate su competenze sicure e onestà di intenti: questo è il messaggio che lascio a chi mi succederà alla guida della nostra categoria, con l’auspicio che il Collegio continui a tenere alta l’attenzione verso i temi della storia del territorio e delle sue genti”. 

Comunicato stampa